lunedì, luglio 31, 2006

Brilla il soffitto

Che strana notte! Alle 4 il soffitto comincia a brillare, le voci si fanno più fioche e vette inesplorate si profilano all'orizzonte.
Il telefono squilla con quel suo suono stridulo e io non rispondo. Solo quella canzone avrei voluto ascoltare.. ma non ne conoscevi la parole.
Sabbia tra le coperte, le tue mani su di me e laghi color ambra si fanno strada sopra di noi. Chiacchierando paure e sogni per una notte intera, ho scoperto che non potrei mai.
Solo inutili castrazioni della mente.

domenica, luglio 30, 2006

Lascia stare

Lascia stare tutto quello che non vedi
È inutile fissarsi
Andare con lo sguardo oltre le montagne
Del quadro che hai davanti
Se vuoi vittoria avrai vittoria
Se vuoi sconfitta avrai sconfitta
Ma poi destino e naftalina, mai
Non chiuderlo in soffitta

Lascia stare tutto quello che non vedi
È inutile fissarsi
Andare con lo sguardo tra i marciapiedi
Solcati dai passanti
Se vuoi ragione hai ragione
A proseguire col tuo istinto
Ma non cambiare direzione, vai
Avanti sempre dritto

Primo giorno di lavoro
Già un reclamo e sono fuori
Il tavolo svuotato dagli oggetti inutili
Torna la giacca nell’armadio e si può
Far la scommessa che non riuscirò
A ricambiare tutto l’amore
Che mi hai saputo dare

Lascia stare tutto quello in cui non credi
È inutile fissarsi
Andare con lo sguardo tra le pareti
Ed i muri che hai davanti
Se vuoi ragione hai ragione
A proseguire col tuo istinto
Ma non cambiare la benzina, mai
Nel mezzo di un tragitto
Ti saboterai da sola un brivido
E poi te ne pentirai
Il masochismo è tuo Meccanismo autodistruttivo
Dai che arrivo

Primo giorno di lavoro
Già un reclamo e sono fuori
Il tavolo svuotato dagli oggetti inutili
Torna la giacca nell’armadio e si può
Far la scommessa che non riuscirà
A ricambiare tutto l’amore
Che mi hai saputo dare

Lascia stare tutto quello che non vedi
E togliti quei guanti
Finché non c’è una legge che te lo vieti
Appoggiati ai miei palmi
Se vuoi ragione avrai ragione
A proseguire col tuo istinto
Ma non cambiare la benzina, mai
Nel mezzo di un tragitto

sabato, luglio 29, 2006

Non c'è cuore senza spine

Playlist di questo post:
Israel Kamakawole "Somewhere over the rainbow"
Elisa "Heaven out of hell"
U2 "Running to stand still"
Raf "Infinito"
Claudio Baglioni "Tutto in un abbraccio"

[...]

Chi mi conosce bene, sa queste canzoni cosa significhino per me..
Quanti anni sono passati tra l'una e l'altra. Quanti volti, baci, addii, sorrisi e arrivederci.
Camminiamo insieme. L'ultima è un lungo cammino.

Che strano pomeriggio, quello di oggi. Sola a casa, pensavo a quanto tempo passasse tra un battito del cuore e un altro.. Ho messo una mano sul petto e ho cominciato a contare.. All'incirca mezzo secondo. Poi se sei brachicardico come qualcuno che conosco, qualcosa in più. Ma poi, ho chiuso gli occhi e ho ricordato che in realtà, qui dalle mie parti, ne passa tantissimo di tempo...
Ho sempre poco tempo per guardarmi indietro, ma tantissimo per ricordare.
In un cassetto, tra tanto disordine e agende che conservo ormai da 6-7 anni, ho chiuso fin da piccola una vecchia scatola di scarpe. E' sempre stata lì. Nei vari traslochi che ho fatto era sempre imballata insieme al cassetto. Quasi fosse stata venduta come accessorio di quello strano mobile troppo largo e troppo poco capiente... ma la mia scatola verde è sempre stata comoda.
Insomma, lì dentro c'è tutta la mia vita, dalla prima lettera ricevuta in II° elementare all'ultima canzone che Andrea mi ha scritto. E' bella zeppa di cose. E' piena di odore di cannella, perchè un giorno una bambina che ho portato a Todi mi regalò uno strano pout-pourri.. Lei pensava fossero fiori secchi.. In realtà erano spezie, ma a quegli occhioni blu non riuscivo proprio a dirlo.

E' un periodo strano questo. Il mio passato ha finalmente trovato un posto dentro di me..
Ma c'è qualcosa che ogni tanto bussa. Troppi repentini cambiamenti in questi ultimi anni.
Troppa voglia di riscattare una me che solo ora comprende tutto. Comprende che i movimenti della vita sono insondabili, incontrollabili. Non puoi metterti un'armatura, come un mio amico tra le onde un tempo mi consigliava, perché se la spada è di ferro battuto l'armatura si squarcia come una scatoletta di tonno.
Ho sempre detto, caduta nei punti più bassi, che era ora di rialzarsi con le ossa doloranti ma più forte. Mi sono sempre detta che il tempo per piangere sui ricordi non doveva esserci e così non lo trovavo.
Erano più di 5 anni che non piangevo e oggi è successo. Ho riaperto quella scatola e tutto è arrivato alla gola. Un nodo enorme. Non credevo fossi così piena di lacrime.
E allora ho ricordato quante volte ho sperato, mi sono rimboccata le maniche e ho ricominciato, quante volte ho sbagliato, quanti baci ho dato, quanti viaggi ho fatto, quanti ristoranti, pub, quanti parchi ho attraversato, da sola col mio zaino blu, che poi un giorno è diventato arancione... quante volte mi sono innamorata.
Che bello averne tutte le foto.Ma nel risfogliarle mi accorgo di ricordare così poco della me insieme a loro. Chi fosse quella bambina spaventata da ogni altalenanza della vita.. chi fosse quel piccolo burattino senza fili..perché non lo hai mai detto? Perchè non hai mai detto di avere solo paura?Di aver bisogno solo di un lunghissimo abbraccio?Di volere solo sincerità, semplicità, di voler solo scambiare la vita con l'altro, di voler solo fare un tratto di strada insieme?
Forse perché non potevo restituire lo stesso, troppo presa dalla me che avrei dovuto essere e non dalla me che sono.

Poi un giorno un cornetto alla crema ha risolto l'arcano. E la mia intolleranza ai ricordi è rientrata.Ed è arrivata l'ultima foto. Sembra quasi sovraesposta per tutta la luce che c'è. Ma è bellissima.

Digressioni personali, s'intenda. Senza un punto, senza una fine, senza una colpa.
Solo per riguardarmi un po' indietro. Oggi avevo un po' più di tempo.

Brillanti divagazioni

Sono due giorni che la sottoscritta esce, prende qualcosa di alcolico e non resta totalmente lucida.. il che è strano per una semi-astemia come me..qui si è rivoluzionato il mio universo nel giro di 2 lune!!!!!!!!
Ma cominciamo dall'inizio.
Tutto è cominciato quando mi offrirono quel meraviglioso limoncello servito in un bicchiere da coktail.. erano quasi 25 cl di alcool e limone. Giù, picchiata libera tra vertigini e grasse risate. Poi.. solo un inutile mal di testa. E da lì, coktail alla frutta in spiaggia, caipiroska anche nel più squallido chiosco del litorale e, per finire, ieri sera, sempre in spiaggia "Batida", più un Bacardi alla Pesca.. finito.
Ora capisco cosa vuol dire.. volevo solo sperimentare anche questo.

In realtà il post era previsto come molto più lungo e molto più intrigante..
Avrei voluto parlare di mondi superiori, sfere, rapporto uomo - Dio, politica e influenze della scienza sull'etica cristiana, ma mi sono svegliata mezz'ora fa e ci rinuncio.

venerdì, luglio 28, 2006

Prendo il vocabolario



La Libertà indica l'essere libero, la condizione di chi non è prigionero e non ha restrizioni, non è confinato o impedito. La libertà in senso più ampio è anche la facoltà dell’uomo di agire e di pensare in piena autonomia, è la condizione di chi può agire secondo le proprie scelte, in certi casi grazie ad un potere specifico riconosciutogli dalla legge.


Si può dire che chi compie un'azione è libero quando l'azione stessa è: intelligente; spontanea; contingente. Intelligente, in quanto l'azione libera comporta la conoscenza dell'oggetto della deliberazione, senza di essa, infatti, chi delibera non potrebbe determinarsi a seguire il fine della sua azione poichè questo non è conosciuto. Spontanea, in quanto la causa dell'azione sta in chi la delibera come coseguenza della volontà e non all'esterno, poichè, se così non fosse, l'azione non sarebbe libera ma necessitata da cause esterne. Contingente, in quanto l'azione non deve essere conseguenza di una necessità assoluta.

La libertà non va confusa né con il diritto né con la licenza.
Ecco alcuni esempi. In Italia tutti hanno la libertà di studiare, ma solo i giovani meritevoli hanno diritto allo studio. In Italia nessuno ha la libertà di esercizio della medicina, ma i medici hanno la licenza di esercizio della medicina.

La libertà è la tolleranza verso un dato comportamento a prescindere delle condizioni personali.
Una libertà è anche un diritto per una persona quando tale persona può pretendere dalla collettività che siano garantite le condizioni per l'attuazione di tale comportamento. Nel caso dello studio, un giovane meritevole, non dotato di adeguate risorse economiche può pretendere una borsa di studio dallo stato. Un anziano o un giovane non meritevole, può studiare, ma non può pretendere che il suo studio sia finanziato dalla collettività.

  • Dare la libertà al mondo è una strana impresa piena di rischi. Dando la libertà in questo modo, la si toglie. (Jean Jaurès)
  • La libertà comincia dall'ironia. (Victor Hugo)
  • La libertà consiste nell'essere padrone della propria vita e nel fare poco conto delle ricchezze. (Platone)
  • Siamo tutti soggetti a una legge affinchè possiamo essere liberi. (Cicerone)
  • "La libertà a me par cosa più divina che umana; e l’ho veduta sì necessaria e sempre si corruttibile fra mortali, che io non la darei da amministrare fuorché alla Giustizia la quale la governasse con leggi preordinate, immutabili, e d’inesorabile fatalità." (Ugo Foscolo)

mercoledì, luglio 26, 2006

Obiettivo sotto gittata

Questi missili, che stanno massacrando giorno dopo giorno i bambini libanesi (e prima di loro i bambini palestinesi, e domani quelli siriani e dopodomani pure quelli iraniani) portano, oltre al sigillo di Salomone, le firme di altri bambini, questa volta israeliani.



Bambini israeliani che si divertono a scrivere sui missili che andranno ad ammazzare bambini arabi

Nel 1989 in Israele, il partito Shass (ultraortodosso di destra) pubblicò una preghiera nell’edizione speciale delle Nuove Dolci Preghiere, composta per la festa del Simhat Torah, in cui i bambini (quelli che oggi firmano le bombe sorridendo) vengono portati alla sinagoga.

Riporto solo la prima parte della preghiera (dedicata ai bambini), perché il resto ha il medesimo e duro tono.


Un giorno di purezza per gli ebrei

Un giorno di impurità per gli arabi

Un giorno di salvezza per gli ebrei

Un giorno di pianto per gli arabi

Un giorno di prosperità per gli ebrei

Un giorno di estinzione per gli arabi

Un giorno di conoscenza per gli ebrei

Un giorno di sporcizia per gli arabi

Un giorno di dominio per gli ebrei

Un giorno di peste per gli arabi

Un giorno di consolazione per gli ebrei

Un giorno di vendetta contro gli arabi

Un giorno di perdono per gli ebrei

Un giorno di lapidazione per gli arabi

La Stella di David (esagramma o stella a sei punte) si trova tra due barre blu, che rappresentano simbolicamente il Nilo e l'Eufrate!!!
Ecco perché l’attacco al Libano, ed ecco perché le bombe sulla popolazione civile apriranno un varco verso la Siria, accusata - guarda caso - di non voler frenare gli Hezbollah, e qui magicamente altre bombe apriranno un altro varco verso l’Iran, accusato - guarda caso - di armare gli Hezbollah e dotarsi della bomba atomica (Israele, violando i Trattati di Non Proliferazione Nucleare ne ha solamente 250 nel proprio corredo).

E’ solo questione di tempo e di strategia, ma la strada è già stata spianata e scritta da molto tempo. Forse per accelerare i tempi può anche darsi che la Siria si salvi dalle bombe, piegandosi all'armata di YHWH (Geova), ma certamente l’obiettivo finale è l’Iran.

L'appettito vien...


RISOTTO ALLE FRAGOLE
(dosi per 4 persone)

320 gr. di riso fino, 4 vaschettine di fragole mature, 200 gr. di burro,una cipolla bianca piccola, un litro circa di brodo vegetale leggermente salato,2 bicchieri di vino bianco, un bicchiere di panna da montare.

Lavate le fragole e tagliatele a pezzettoni.
Ponete le fragole in una bacinella con un bicchiere di vino e mettetele in frigorifero per alcune ore (meglio se la sera prima).
In una cassseruola fate soffriggere con il burro la cipolla tagliata finemente, aggiungete il riso rosolandolo a fiamma alta facendogli assorbire un poco del fondo di cottura, quindi versate un bicchiere di vino bianco e lasciatelo evaporare.
Coprite il riso completamente con il brodo che aggiungete man mano che evapora, aggiungendo in ultimo il vino delle fragole.
Quando il riso sara' quasi pronto mettete le fragole e la panna mescolando bene e quando e' tutto ben mantecato versate nel piatto di portata e servite in tavola.

A stasera

Memorie..
Si salvano solo quelle nell'eredità di una vita.
Imparare a non confonderle con i ricordi, più labili e passeggeri.
Capire perché insieme a te è svanita tutta una me di sogni ed emozioni.
E tu la porterai lontano e e io dovrò arrangiarmi a farne a meno..
Quante memorie hai lasciato nella mia storia..quante ne abbiamo scritte insieme..
Ti ringrazio di ogni piccolo passo.

domenica, luglio 23, 2006

E poi arriva Picasso...


L'uomo libero,
cioè colui che vive sotto la sola guida della ragione,
non è guidato dalla paura della morte,
ma desidera direttamente il bene,
cioè agire,
vivere,
conservare il proprio essere avendo quale fondamento la ricerca del proprio utile;
perciò a nulla pensa meno che alla morte e la sua saggezza è una meditazione della vita.

(B. Spinoza, "Etica" IV prop. LXVII)

Distratte sconnessioni

Se ti sto facendo ascoltare una mia cosa, a cui tu partecipi e che dovrebbe, perciò, interessarti, sei pregata di fare attenzione.
Io non ripeto ciò che ti sto dando ora.
Nello stesso modo e con lo stesso sentire non lo avrai mai più.
Puoi anche scegliere di andare perché la tua non attenzione è per me distrazione, smarrimento e imbarazzo.
[...]
Se mi fai una domanda vorrei che attendessi la mia risposta e non che cambiassi dicorso come se nulla mi fosse mai stato chiesto, incalzando le tue parole sulle mie.
[...]
Se vuoi vedermi non farti trovare ubriaco di assenzio dopo un anno che non ci si incontra.
Non so cosa dirti, neanche riesco ad abbracciarti perché mi scivoli tra le braccia. A malapena riesci a riconoscermi..
[...]
Mi hanno detto che mi odi!
Sì, proprio tu! Lo hai confidato a non so chi in una calda notte di una settimana fa!
Mi hanno detto che non puoi sopportarmi perché io... aspetta...io farei discorsi troppo lunghi su cose troppo pesanti.. tipo? Sentimenti, amicizia..dici..cultura.. Ah, porco cane! E' vero!
[...]
Dimenticavo che, a differenza di te, io la bocca la tengo spesso libera per parlare..

venerdì, luglio 21, 2006

Ha fame.. ma sono le undici e mezza

Dopo un viaggio di due giorni tra sapori abruzzesi, creme di tartufo e saluti.. attenti/riposo, divise, fiamme, fuochi, gradi, lacrime, scatoloni, valigie, camerate vuote, congratulazioni, filmini, foto, cene di gala, parate e chi più ne ha più ne metta, torno a casa distrutta, senza energie e con uno strano "svarionamento"..
Non capisco cosa sia.. una specie di strano "post-sbronza" in cui tutto ha girato velocemente per delle ore e ora è bloccato lì, cristallizzato.. ma la nausea c'è.. è lì infima, che mi attanaglia.. una non appartenenza continua per delle ore, tra tutta quella gente sconosciuta, ma uguale in ogni gesto e parola.. in ogni movimento di pensiero..
Poi finalmente un pranzo in famiglia, per festeggiare questo grande traguardo..
E lì, per un po' la sbronza non si è fatta sentire..
Ma poi penso che era con lei che passavo delle ore in camera a parlare, litigare, piangere, ridere, giocare.. e sempre con lei ho sognato cosa avremmo diviso da grandi..
E allora la testa ricomincia a girare.. un nodo alla gola sempre più stretto.
Sono tanto incazzata.. incazzata perché ha scelto tutto lei per se stessa e anche per me.. ha scelto di lasciare tutto quello che diceva di sognare per andarsi a prendere questa cazzo di carriera..
ha scelto di giurare, imbracciare una pistola, titolarsi di un grado e la sua bella busta paga, la sua macchina da 22000 euro e la sua divisa.
Ha passato due anni della sua vita con una persona che ha dormito con lei, riso con lei, condiviso con lei gioie e dolori, passato con lei tutte le ore del giorno e della notte, studiato con lei, mangiato con lei, cucinato con lei..ma non ero io..
Ma sembrava non contare nulla.
Tutto è rimasto immobile qui. La stanza, i suoi vestiti, la sua musica, i suoi peluches, i suoi diari segreti di cui leggevo sempre ogni pagina, di nascosto, quando lei non c'era..
E' rimasto immobile tutto anche dentro di me.. a quel 13/12/2004..
perché se realizzo che tutto è cambiato non ne sento la mancanza.. di questa lei che non ci sarà più qui.

giovedì, luglio 20, 2006

Ancora una volta...

Ancora una volta mi hai fregato..
Ma stavolta non ti lascerò scampo, lo sai vero?
Non puoi sempre fare come ti pare.
E' ingiusto rispetto a tutto quello che faccio per tenerti a bada.. tanto se ti lascio libero finisce che fai come vuoi tu.. ogni volta...come hai sempre fatto.
Devi rispondere a tutto quello che ti chiedo,ok?
Perchè?
....
Perché in così poco tempo?
....
Perché così tanto?
....

Fa già caldo... e non mi servi.
E' estate e ti volevo in un altro modo con me.
Peccato.

sabato, luglio 15, 2006

Una bottiglia claudicante

Avete mai visto una bottiglia zoppa? Una bottiglia che non sta in piedi comunque tu la metta.. Quelle senza targhetta, che tieni in frigo per preparare il the freddo fatto in casa, o per portarti l'acqua dietro quando esci..
E' carina la mia bottiglia zoppa, ma a qualcuno non piace.. a quel qualcuno sembra inutile portarsi una bottiglia dietro per bere..poi la gente che penserà? probabilmente che ho la sete di un cammello..Ah, grave questione da risolvere!!!
A quel qualcuno non piace come mi vesto, non piace come parlo, probabilmente non gli piace neanche cosa studio, come lo studio, dove lo studio, e soprattutto perché lo studio, a quel qualcuno non piace chi frequento, le macchine in cui entro, come mangio, quanti soldi spendo.. e ancora, quanto telefono, quanto esco, come tiro lo sciacquone, come apro la finestra, quanto fumo..
quel qualcuno considera illogica qualunque cosa, nel suo strano mondo logico, in cui nulla di imprevisto è comprensibile, in cui i programmi non possono essere cambiati..
quel qualcuno mi considera un'irresponsabile, una persona che non saprà mai fare delle scelte, un'immatura a cui a 23 anni la macchina è ancora negata (un cazzo di incidente.. grosso.. ma uno solo..), a cui lasciare casa presuppone un imminente disastro..
E ancora, quel qualcuno, da un po', non parla mai senza alzare la voce.. forse è lo stress del lavoro ( dice l'altro) forse bisogna avere ancora un altro po' di pazienza..
Mi sono rotta le palle di avere pazienza.. sono 6 anni che aspetto di poterti parlare, raccontare, di non avere paura del tuo giudizio.. sono anni che spero di essere considerata per quello che sono, per le scelte che ho fatto, per il culo che mi sono fatta in questi anni, senza mai un aiuto da parte tua.. non ti ho mai chiesto nulla.. ho passato estati intere a lavorare per pagarmi vacanze con gli amici che in un sano rapporto familiare un genitore dovrebbe essere grato di regalare ad un figlio.. ma, no, vero? qui è tutto un inutile spreco di soldi.. uscire insieme a mangiare una pizza? no troppi soldi...andiamo a farci un viaggio insieme.. ma dove? c'è tanto sole a Sapri.. andiamo a Sapri..ok! Andiamo a farci una bella passeggiata a Roma..ma che scherzi? e la benzina la metti tu?
Ecco.. questa è la mia bottiglia zoppa, che non cammina più tanto bene da sola..questa sono io con un pezzo di meno, stanca di aspettare che l'altro cambi e stanca anche di cercare di aiutarlo a farlo.. io ho provato in tutti i modi a coinvolgerti nel mio mondo..e l'unica conclusione è che semplicemente non ti interessa..come a me fa schifo il tuo stabile culo parato in ogni momento della vita..il tuo non osare mai, non metterti mai in gioco, il tuo mettere da parte tutto per un domani che spero per te felice.. ma non ti stimo più, non ti considero più una roccia per me.. è cambiato tutto, in un attimo. Ti voglio bene, sì, ma per me hai una scala di valori del cazzo, una vita mediocre..e non avrei voluto essere io a dirtelo.
Avrei solo voluto condividere con te ogni giorno vivendolo al massimo.Ma va bene lo stesso.

giovedì, luglio 13, 2006

Un armadio sotttosopra

I vestiti in disordine, un letto scombinato, ricordo di tante "piacevoli" notti, Toquinho in sottofondo con il suo portoghese strascicato. Il bagno impraticabile con una montagna di vestiti da lavare, la cucina da montare, fumo di calce bianca dovunque, un giardino con i fiori ormai secchi.. acqua dimenticata per troppo tempo, una vita tutta in movimento, un dolce visetto con un rotolo di cartone sconosciuto in mano a cercare di capire cosa sia..uno zaino di libri ormai da riporre in un lontano scaffale.. e pure questa è andata.. - 9.. abbiamo passato la decina e tutto sembra più vicino.. può essere che con un estate di duro lavoro mi avvicinerò sempre di più alla meta.. storie fantastiche di extraterrestri mi vengono all'orecchio, di vite extra-sistemasolare, dove ci si cura con l'energia, dove non si muore più, dove si passa da una dimensione all'altra come se si aprisse la porta di casa.. che strane cose ho visto in questi anni.. corpi guarire da mali incurabili, vibrazioni strane dentro di me..gente che parla con chi non c'è più e mi racconta cose che solo io posso sapere.. scoprire chi eri prima di tornare qui sulla terra, cosa hai fatto.. e allora comprendi perché Via del Portico d'Ottavia è casa tua e quando ci passi vorresti non andartene mai più.. e mi fermo su quella panchina davanti all'alimentari a guardare Davide, Rachele e Giosuè giocare a pallone, dietro la sinagoga e mi ricordo quegli odori, quei sapori, quel biscotto di mandorle e miele già mangiato chissà in quante Pesach.. che strane cose mi sono accadute nella vita in questi anni.. sono cresciuta di 4 cm in un mese.. io, sì, proprio io, senza mangiare più del mio poco normale, in una settimana mettere su 4 bei kg sul mio culetto.. poi parli con qualcuno e scopri che è stato lui.. e allora ti chiedi se tutto servisse davvero.. e lui senza che tu apra bocca ti risponde di sì.. che era l'unico modo per guarire.. e io sento che va tutto bene.
..e mi sento alta, leggera, tutto è più piccolo, anche l'enorme secchio della cucina, che ora sembra un normale cestino di metallo.. Quante cene, quanta musica, quante sigarette fumate in giardino, quante volte abbiamo fatto l'amore, quante passeggiate, quante risate, quanta vita.. disordinata ma splendida, vera..quanta polvere in questi cassetti, però..ma quante storie in quelle foto nella zucca..bene, bene, è ora di sfogliarne un po..

mercoledì, luglio 12, 2006

Da Michelangelo a Canova



Itinerario artistico importante quello che si delinea tra questi due baluardi della scultura italiana.
Dal 1498-99, anno in cui Michelangelo scolpisce la Pietà si giunge a Canova e al suo successore Thorvaldsen che con il suo Giasone del 1802 segna il culmine della corrente neoclassica.

...

in un giorno...

lunedì, luglio 10, 2006

...

Mentalità divertente quella degli americani:
Nessuno ha detto niente quando Nixon ha bombardato illegalmente la Cambogia,
ma se lo avessero sorpreso in una camera d'albergo con una minorenne lo avrebbero cacciato in due giorni.
(Woody Allen)

Un azzurro lungo un sogno


Solo per inciso....


Campioni del Mondo!!!

domenica, luglio 09, 2006

Una chiamata

Una chiamata.. per favore.. una sola...
e quei benedetti alberi che coprono tutto.
Una chiamata.. ti aspetto da ore.
e le pagine scorrono sotto le mie dita ma senza entrarmi dentro.
Quanto colore sulla tua pelle oggi pomeriggio.. vernice fresca di muri antichi..
polvere bianca tra le tue ciglia.. ti immagino così.
Al fresco di quel paradiso a sentire qualche nuova strofa,
che solo tu sai quando ti accompagnerà.
Fiumi di vino rosso del signor Guido, fresca perdizione..
e tante ciliegie.. tante cinabre ciliegie.

venerdì, luglio 07, 2006

Allargo le braccia..

.. e purtroppo, in questo periodo mi sto allargando in generale.
Su tutto. Senza motivo.
Ma accetto..
Cambiano le prospettive, le taglie dei vestiti..i giudizi e gli addii.
Ma pur non avendo cercato niente, mi adatto alla situazione, con la consapevolezza che ora deve essere così. Forse questo strano momento deve dirmi qualcosa..
e io devo solo permettergli di parlare.

giovedì, luglio 06, 2006

Improvvisando

A presto mio passato
Io me ne vado via
Senza un ricordo nella testa
Che faccia piangere
A volte capita
Di doversi separare
Ma cosa avranno di tanto speciale
Questi addii
Arrivederci al mio passato
A questo odore di bruciato
Al vecchio tavolo ammaccato
Alle risate e alle bugie
Arrivederci al mio passato
A queste notti rumorose
A un colpo di tosse
Che riposa il cuore
Ed i fantasmi vanno via
E a tutte le volte che abbiamo esultato
E che rotolando siam volati via
Improvvisando a vivere
A presto mio passato
È ora di salutarsi
Almeno per un po' di tempo
Non tornerò da te
M' hai visto crescere
Amare per la prima volta
E scrivere ancora
E sognare ancora
L'America
Arrivederci al mio passato
A queste mani disastrate
E a tutte le serate
A festeggiare
Per un anno in più
Arrivederci al mio passato
Alle promesse sul divano
E a tutte le canzoni che ho cantato piano
In questa stanza musica
Arrivederci a questa notte
Che mi ha fatto scrivere
Improvvisando a vivere
È solo un battito di ciglia
Questa storia
Che ho consumato lentamente
E che è passata di nascosto
Tra le linee della mente
Camminerò per nuove strade
Cercando di capire cosa sento
Perché la luna non sorride
O forse è proprio così
Arrivederci a questo tempo
Corso sopra ad una città
Improvvisando a vivere
A presto mio passato
Spero di rivederti
Per raccontarti un po' di me

mercoledì, luglio 05, 2006

Una gita lunga una vita

Oggi ho provato la splendida sensazione del volo... No, non è per niente facile..
Stai lì, sul ciglio di un burrone.. guardi giù e vedi l'infinito sotto di te...
E senza paracadute..
Giù a capofitto..
Paesi sommersi da un tempo fermo a mille anni fa.. quando tutto aveva lo stesso odore, lo stesso suono di ora.. perché in realtà quei mille anni sembrano non essere mai trascorsi..
I volti scrutanti nei finestrini della tua auto.. quasi un turista fosse un extraterrestre da quelle parti..o forse lo è davvero.
Lui viene dalla città, conosce uno strano mostro chiamato "stress", mangia delle strane cose chiamate "hot dog", fuma delle pipe strane non di legno.. ma che fumano lo stesso e fanno un gran puzzo..
Inoltre ascolta la musica "pop-lounge-funky-r&b-rock-hardcore-metal", frequenta eleganti "bistrot" per esilaranti "happy-hour" con Long Drink and dj set..
Qui il più giovane avrà sì e no 60 anni.. c'è un solo alimentari e una fornaia (Teresa, simpaticissima), che è anche la stessa signora che ci ha affittato casa..
C'è una fontana.. una sola.. ma con grandi arcate gotiche sopra di lei.. tutto in cotto..un tipo di "mattone" inesistente sui miei libri.. e quel cotto che avrà minimo 1200 anni, al solo sfiorarlo mette i brividi...
Senti le voci, di quelle donne che lì andavano a lavare i loro panni.. senti i viandanti che chissà per quanti secoli lì si sono fermati per abbeverare i loro cavalli e riempire le loro borracce di vetro opaco..e poi per un attimo ancora.. uno solo..chiudi gli occhi e torni a volare... davanti alla facciata di quella cattedrale della Maremma.. sperduta, mai menzionata in nessuno dei miei enormi manuali... Ma cavolo, tu non ci credi, quando scopri con sorpresa che lì dove sei ora nel 1300 era seduto Duccio di Buoninsegna.. e te lo vedi lì accanto e ci parli e ti spiega come ha potuto da un solo blocco di granito scolpire una cosa simile..Ha uno strano cappello di feltro verde.. e un mantello rosso..di panno pesante.. eh, sì, dice lui, lì d'inverno gela sempre...
E ad un certo punto una voce lontana mi richiama.. ha una dolcezza antica.. conosciuta già ancor prima di essere qui.. di essere ora..insieme.
"C'è un ristorantino dietro la chiesa.". mi dice.."Proviamo ad entrare?"
Torno qui. Riatterro.
E comprendo chi ero e perché tutto è così ora. Saluto i miei compagni di viaggio.. e gli prometto di tornare a trovarli.. di toccare ancora le mie strane pietre e i miei strani colori e di entrare ancora..dove posso incontrare tutto quello che mi fa battere il cuore.

lunedì, luglio 03, 2006

Pablo notturno

CORPO DI DONNA

Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.

Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.

Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.


(P. Neruda)

domenica, luglio 02, 2006

Questa è la mia casa..

Ho messo su l'ultima mensola ed ecco che suonano alla porta..
"Ciao! E' un po' che non ci si vede.."
" Sì ma casa tua non l'avevo mai vista..Che bella tinta alle pareti..Blu? Vero? Beh, lo dicevi da sempre..Volevi una stanza bianca con le scritte blu colore del cielo.."
"Tutti gli aforismi collezionati in tanti incontri, in tanti odori, in tanti sguardi..Eh, ce l'ho fatta, vedi?Guardi sempre indietro, vero?"
"No, assolutamente.. "
"Invece, sì.."
"Carina questa.. "E chissà se i fiori nuovi che vado sognando troveranno, in un terreno lavato come un greto, il mistico alimento cui attingere forza..."
"La capisci davvero?"
"No in realtà non mi importa.".
"Ah, ecco.. mi sembrava strano che tu capissi realmente ciò che dico.."
"No, in realtà non m'importa ciò che dici.."
"Ecco,bene. Quasi non ti riconoscevo.."
"E il tuo ieri dove l'hai lasciato?"
"A ieri.. non capisco perchè tiri sempre la fune per riportarmi lì.."
"Perché è l'unico luogo in cui ti incontro.. Altrimenti oggi non ti vedo..."
"Non stai messo bene, vuoi un po' di ciliegie?"
"Sì grazie..."
"E allora.. che ne pensi?"
"Che le tue ciliegie sono amare, non mature.. Puah, non riesco neanche ad ingoiarle.."
"Sono dolcissime invece.."
"Cos'è questa musica?"
"E' la mia musica.. Ti piace?"
"Assolutamente no... Forse ho sbagliato a passare.. Alla fine casa tua ha un non so che che non sopporto.. E' troppo piena di luce.. Mi da fastidio agli occhi... Annebbia la mia.."
"Beh, vai non ti trattengo.."
"Davvero? Non hai bisogno di me? Non vuoi che ti spieghi qualcosa?"
"No grazie..."
"Ti piace il mio vestito?"
"No, troppo scuro.."
"E i miei capelli?"
"Troppo scuri.."
"E le mie parole?"
"Piene di inutile fumo.."
"Ok, alla prossima."
"Ciao."