lunedì, ottobre 30, 2006

Pur di stare qua....

Dopo tante vicissitudini, con il terrore che la connessione si chiuda da un istante all'altro sono tornata di nuovo a scrivere due righe sul mio blog.
Sono successe tantissime cose in questi giorni in cui il mio pc mi sta dando l'ultimo saluto..
è definitivo.. si sta spegnendo.. e sarà un addio straziante, dopo 6 anni di compagnia.. in cui il suo lavoro l'ha svolto, nonostante tutto, egregiamente..
Ma, d'altronde, è una macchina.. e anche abbastanza anzianotta.. è la fine che si merita dopo anni di duro lavoro.
Lasciando da parte queste quotidiane futilità, e con "La valigia dell'attore" che culla i miei contorti pensieri, vorrei spender due parole su queste due nuove canzoni che da un po' mi risuonano nella vita..
Era passato talmente tanto tempo, che quasi non ci contavo più..
Il mio cinismo soffiato tra un abbraccio e un consiglio, piano piano sta lasciando il posto a una soffice fiducia.. e cominciano a raccogliersi uno sull'altro sguardi complici, abbracci, ti voglio bene sussurrati, per paura che urlarli troppo forte li faccia portare via dal vento.. fotografie, passeggiate sul mare, nottate passate in macchina a parlare..corse e rincorse.. e abbracciarsi ancora.
E con tutta la speranza che merita questa nuova esperienza spero di essere pronta, ora.
Voglio ringraziare ancora quegli sguardi vuoti, quel cuore senza volto che mi permette ora di riflettermi per ciò che sono. E tutto torna ad essere solo sfocato ricordo.
Che strana sensazione. Ciglio di un burrone sabbioso... non guardare giu!!!
Attenta! Senti, la terra come ti frana sotto? Cosa fai ancora lì? Spostati dai..
Non hai neanche un paracadute, una corda, una rete sotto.. resta ancora qui.. non andare.. guarda che stavolta ti fai davvero male..
E spiccare il volo.. a mani nude aggrapparmi al suono dell'aria.
Senza paura di guardare giù...

sabato, ottobre 21, 2006

Note al cioccolato

Era tanto che non mi fermavo.
Bah, sarebbe bastata ogni tanto una pausa.. un caffè al ginseng, un thè caldo di pagine da scorrere..oppure una bella pasta al cioccolato.
Se solo mi fossi ricordata di quanto è bello..
E così ieri ho mangiato una delle più buone pastarelle al cioccolato della mia vita.. ma non è stata tanto la pastarella, quanto mangiarla in quel luogo.. che per me significa tutto.
Ricordare quanto fosse bello ritagliare un taccuino da una tovaglia di carta.. e disegnarci sopra un po' di me..
Ascoltare un po' di inverno che mi entra nelle guance e attendere che si faccia sera per sperare che anche questa volta vada bene..
Ho visto quanto una ciocca di capelli in meno possa anche alleggerire l'anima di qualcuno...
Ho pianto al telefono giurando di non farlo più a me stessa.. e sento che è arrivato il momento di mantenere le promesse che mi faccio..

venerdì, ottobre 20, 2006

Un minuto


Ho un minuto di tempo per riempire di più parole possibili questo minuto tempo.

Poi minuto più, minuto meno, cosa cambia.

Meno minuto di quanto sembri è il desiderio di scrivere due righe, tradite in questi giorni da impegni, astenia e influenza.

A volte non so perchè mi senta stretta in questi abiti.. ogni tanto succede, poi chiudo i bottoni del mio paltot e continuo a camminare..

Ogni tanto mi siedo perchè guardare giù mi dà le vertigini..

Facendo di tutta l'erba un fascio mi ritrovo a non sapere più da quale filo d'erba ho cominciato.

E' tutta una questione di abitudine, di prenderci nuovamente la mano con la semplicità..

domenica, ottobre 08, 2006

Ah, la tauromachia!

Che bella serata quella di ieri... Finalmente siete usciti da quella topaia!!!
Normale la stanchezza, i primi battibecchi (poi nessuno di loro è orgoglioso quindi tutto è più facile e ragionevole...), il cornetto post-concerto...
Che bello un nuovo abbraccio accanto, tante parole, tanti racconti, migliaia di risate...
Che bello accompagnarlo fin dentro casa, spogliarlo e sautarlo con un bacio...
Che bello tornare e ritrovarla nel mio letto..come una volta, rotolarsi continuamente da un lato all'altro avvolta dalle coperte...
E' bello anche decidere di cambiare quel momento di solitudine che avevamo scelto di vivere..e rimandarlo a domani
Continuo a non dare un nome a quello che mi gira intorno. E' l'unico modo per non farlo svanire.

martedì, ottobre 03, 2006

Quintali di agrifogli e candeline rosse....


Che mattina piena di attese...
Da oggi finalmente comincia una nuova vita...
Speriamo che anche quest ultimo scoglio venga superato e poi si ricomincia a volare...
Bella fettona di crostata alla marmellata, bicchiere di the freddo, ora dopo questo post, anche una bella doccia e via.
Era da tanto che non mi sentivo così.. Sempre impegnata a guardarla da sotto in sù questa vita, non mi accorgevo che bastava salirci in groppa e tutto si sarebbe capovolto.. e così è stato.

Faccio un piccolo excursus, conoscendo i movimenti insondabili della mia mente quando parte per la tangente..L'altro giorno, dopo quasi 2 mesi, ho rivisto Roberta.. Che bello. Mi manca così tanto da quando è andata via. Ogni volta, mi racconta di mille incontri, mille faldoni da riordinare, di Atene e i suoi mercati, della pioggia che quando cade inonda la città (Ah, le fogne ateniesi....!!!!!), della gente che fuma ovunque, della lentezza e dell'oziosità dei greci..
Sono felice per lei.. La vedo sorridere ogni volta che me ne parla e quello che provo io non c'entra, perché tanto fra 3 mesi sarà di nuovo qui, a 2 metri da me.. e applausi di chiacchiere e abbracci a non finire..

Prima o poi partiremo per un viaggio splendido e lunghissimo e tu sarai l'entusiasmo di ogni mia partenza, quel brividino allo stomaco 2 minuti prima di atterrare, quella meraviglia davanti a una chiesa che spunta dietro l'angolo...

lunedì, ottobre 02, 2006

Conoscenze


Stavolta non è andata come le altre volte...
Siete tornati da quel paradiso con gli occhi tristi..
Cosa è successo?
Oh, il perenne silenzio di chi non può parlare..
E cosa ti aspettavi? Lui è stato cassato fin dall'inizio..
Lei, nel protagonismo folle del suo ego, nonostante tutto, non può redimersi dal passato..
Non è vero... il passato ti dice chi sei.. ti dice quanto male o quanto bene hai fatto a chi ti ama..
Amarsi non c'entra niente con il disturbarsi..

domenica, ottobre 01, 2006

Le invasioni barbariche

Lo sapevate che quasi 2000 anni fa, dei popoli di rozzi contadinozzi scesi dal nord con il loro succoso idromele, hanno minacciato a lungo il grande, incorruttibile, indistruttibile Impero Romano, rischiando di farlo accartocciare sulle sue ormai fragili basi?

Mentre sto scrivendo Schumacher ha appena vinto il Gran Premio di Cina, superando Alonso e Fisichella, praticamente al fotofinish..

Sempre ritornando alle invasioni... che dire? Che ogni tanto pezzi di storia ritornano, si ripropongono, si riconfermano nel ciclico scorrere della storia..
Non impariamo mai dagli errori fatti. Sono tutte stronzate quando ti dicono che le esperienze servono per non sbagliare più...Tanto alla fine, nessuno riesce a sfuggirgli..è un ritorno samsarico di errori.. su errori.. su errori..
Delusa dal mio non riuscire a riconoscere questo, attendo.. ancora, cazzo, dopo tanto e tutto, ancora mi aspetto qualcosa.. Quanta non attenzione.. Oddio. non posso ripensarci..
Aspetto ancora un po'..
Respiro piano.. 1-2-3.. Altrimenti la rabbia sale e non posso farmi di nuovo rovinare la giornata da queste inutilità...
Solo ignorare il tutto e pensare che forse il modo migliore per stare bene con gli altri è non aspettarsi più nulla.
Non dare nomi ai rapporti. Così neanche la mia rabbia avrà motivo di esistere.