domenica, novembre 26, 2006

Dov'è che siamo rimasti a terra, Nutless?

E' arrivato il tempo di virare a ponente.. questo vento caldo mi invita a partire.. a levare l'ancora per nuovi porti pieni di sole..
Serve solo un po' di pece per annerire il timone, per renderlo un po' più solido.. che le tempeste della vita sono vorticose e dure.. ma poi sono piene di arcobaleni quando il sole batte sulle loro lacrime.

Questa canzone voglio che mi accompagni.. chiamo la ciurma delle mie forze a rapporto. Su questa tazza di fumante tè al limone e miele.. navigherò ancora con la mia piccola barca di carta e pensieri..

venerdì, novembre 17, 2006

Ritorno dal viaggio

"Dicono che c'è un tempo per seminare e uno che hai voglia ad aspettare un tempo sognato che viene di notte e un altro di giorno teso come un lino a sventolare. C'è un tempo negato e uno segreto un tempo distante che è roba degli altri un momento che era meglio partire e quella volta che noi due era meglio parlarci. C'è un tempo perfetto per fare silenzio guardare il passaggio del sole d'estate e saper raccontare ai nostri bambini quando è l'ora muta delle fate. C'è un giorno che ci siamo perduti come smarrire un anello in un prato e c'era tutto un programma futuro che non abbiamo avverato. È tempo che sfugge, niente paura che prima o poi ci riprende perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo per questo mare infinito di gente. Dio, è proprio tanto che piove e da un anno non torno da mezz'ora sono qui arruffato dentro una sala d'aspetto di un tram che non viene non essere gelosa di me della mia vita non essere gelosa di me non essere mai gelosa di me. C'è un tempo d'aspetto come dicevo qualcosa di buono che verrà un attimo fotografato, dipinto, segnato e quello dopo perduto via senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata la sua fotografia. C'è un tempo bellissimo tutto sudato una stagione ribelle l'istante in cui scocca l'unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle è un giorno che tutta la gente si tende la mano è il medesimo istante per tutti che sarà benedetto, io credo da molto lontano è il tempo che è finalmente o quando ci si capisce un tempo in cui mi vedrai accanto a te nuovamente mano alla mano che buffi saremo se non ci avranno nemmeno avvisato. Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare. "(I. Fossati)

Questo è "il pezzo".. Una lettera, una canzone, l'incipit di un libro..Può prendere qualunque forma.. per quant'è bello..

Ricordo che la prima volta che l'ho davvero ascoltato, ero in una stanza di legno piena di fumo, vecchi suoni, teli etiopi sui divani di pelle bianca..e lo ascoltavo cantare, con la sua voce calda e piena di insidie...

E' un po' che non scrivo sul blog in maniera costante..
E' il nichilismo costante che mi circonda, è l'invidia per la "bèlle lettre" che mi annienta, è quel bisogno di ascolto che mi blocca le dita...

Ho sempre pensato di dover raccontare qualcosa agli altri per poter entrare in relazione con loro...Ora voglio sentire cosa l'altro ha da raccontarmi..

domenica, novembre 12, 2006

Di là dal fiume e tra gli alberi...

Cerco e ricerco, forsennatamente, tra le mie tasche, quella piccola matita, rimasta lì dopo l'ultima volta che l'ho temperata...
Resta intatta la sua punta, nonstante tanto tempo che non scriva.. nonostante la grafite non componga più cerchi su fogli strappati..
Restano solo pagine e pagine, scritte, con inchiostro slavato da lacrime salate, o tempestate da sorrisi e lampi di gioia.. Un po' con timore, un po' con incontenibile curiosità li riprendo e ricomincio a scrivere..
Mio Dio! che sensazione splendida!!!
Le mani ritracciano con la stessa leggerezza, quelle tonde lettere.. e con pungente malinconia, rileggo canzoni, pensieri, lettere antiche.. Quanto tempo! 16/9/1997...
Impressionante..
Ora vado che la pizza è pronta.

venerdì, novembre 10, 2006

Dalla pietra alla carne...


Ieri, quella piazza enorme mi ha rievocato odori di cannella e castagne arrosto..
C'era Charlie Chaplin, che nel suo costante fermarsi, litigava con 3 bambini per riavere bastone e cappello..
C'ero io che attendevo davanti al Cervantes che qualcuno aprisse per vedere quella mostra tanto attesa... Victoria Diehl.
Il genio della metamorfosi in fotografia..
Fusioni di antica e dura pietra con il morbido corpo umano..
Impressionante.
E ti lascia un senso di indeciso svarionamento. Non sai quello che realmente hai visto..
Solo (compagno costante), un continuo divenire..