martedì, marzo 27, 2007

Case di pane


Qual'è il senso, la storia, l'evoluzione del termine e dell'idea della parola "pace"?
Io ne ho sempre avuta un'idea abbastanza personale.
Non mi sembra di poter guardare giù nel mio futuro e stare serena.. una pace cosmica l'abbiamo persa da millenni, una pace animica.. uff!Troppe concussioni dobbiamo scardinare in noi per ritrovarla.. Una pace, nel senso più umanitario del termine, tra questo andirivieni di parole-bomba, aerei-bomba, pacchi-bomba, mannaie e mestoli vari, mi sembra davvero un'utopia.
Abbiamo sbalzato in aria quel senso del pudore, del rispetto verso l'altro, della condivisione.
Abbiamo perso ogni appiglio per giustificare tutto questo. Io almeno l'ho perso da tempo.
Resto immobile, sempre più indifferente, impotente, inerme.
Chissà..dovrò entrare prima o poi al Colosseo.. sicuramente prima che qualche Boeing imbottito di bombe all'uranio ci atterri sopra..Forse dovrei stilare una lista delle cose da vedere.. prima..
Cercherò una pace che si accontenta, almeno, dello spazio che il mio cuore gli concede. Almeno lì.
Mai vorrei perdere quello scambio di sorrisi, quella stretta di mano, quel non-giudizio, quel crederci insieme, che domani sarà sicuramente, in un modo o nell'altro, diverso da oggi.

sabato, marzo 24, 2007

Non ti sembra il mare


Anche quella sera ti ho detto no..ti dicevo che faceva troppo caldo, che non mi importava nulla di te...che avevo bisogno di tempo, di spazio, di solchi tra me e il cuore..e tu mi rispondevi semplicemente con un sorriso...e ricominciavi a suonare.
E io andavo via, camminavo su quella baia...quando il sole ancora non era un problema...e stavo ore lì seduta..e l'unica cosa che risuonava in quella laguna vuota di pastori e sale era la tua chitarra.. non c'era più niente.
E' un po' come la storia di Pan e le sue Ninfe, di Dioniso e le sue Baccanti, del Pifferaio e dei topi
di Hamelin..hai saputo aspettarmi, guardarmi, abbracciarmi, toccarmi quelle corde che solo tu hai trovato e ogni giorno mi hai fatto tornare a terra...
Non so per quale strano gioco della sorte tirare fuori la carta dell'SOS tocca sempre a me..
AIUTO!!! Ecco, arriva.. è il CAOS, lo sento...dico una caterva di stronzate, rinfaccio, mi incazzo,tiro fuori 3 o 4 lacrime, buu.. strilli, urla, abbracci..baci.. e mi ricordo di tirare la catena dopo l'exploit. Ma tanto davanti a me c'è un muro. Mai un passo avanti in tutto questo mi hai concesso.... Grazie.
mai come stavolta sento che non è stato sbagliato un passo.. che ogni giorno ti sceglierò ancora per altri 1000 giorni.. e questo è tutto, Jack.

sabato, marzo 17, 2007

Tribute by Dawid Albert Gabriel


Momenti!

Camminando verso il sole che dilata l' anima all' infinito... grazie saggezza per aver reso questo momento cosi particolare!
E poi il mare, che dire di esso,... è come l' amore, affascinante corrente di flussi, sensibile realta dedicata alle emozioni!
Attraversero le tue acque per raggiungere la sponda dell armonia, in tranquillita, pensando allo sguardo felice della liberta!
Che duri secoli questo momento, e durera, vedrai figlia del tempo, lo scoprirai!
La sponda, eccola! Si l' ho trovata, è arrivata l' ora di camminare verso i veri amici!!!


venerdì, marzo 16, 2007

Lentamente scivola..


Ah.... ah..... ah....
ma quanto candore nella tua strana follia, oggi... e le parole escono come un fiume di questi tempi e neanch'io so cosa dico, come lo dico, perchè lo dico...
So solo che ho la voce sempre più flebile e le orecchie sempre più stanche di ascoltare.. di dovermi sempre ascoltare... di dover consigliare, raccontare, giustificare...
Mi sono rotta il cazzo... di tutto... di tutti. Non sono spesso così volgare ma a volte l'essere bassamente incazzati aiuta a tirare fuori il meglio di sè...
Niente da fare... il check point delle mie idee non lascia passare aria, oggi.. vorrei scrivere dei post profondamente interessanti, gioiosi e divertenti, ma allo stesso tempo intelligentemente ironici e sommessamente introspettivi. Ma poi non ne ho voglia.. e quindi anche per oggi lascio stare. Prima o poi mi passerà...

giovedì, marzo 15, 2007

Come un pacco di Natale..



Ci sono scotti da pagare, pasta scotta e scatti d'ira che non posso programmare.

Ci si può provare a sperare che qualcuno non si ricordi ciò che hai combinato... come quando da bambina rompevo qualcosa e lo nascondevo nel cassetto... Tanto poi mamma riusciva sempre a ricordarsi cosa mancava e di conseguenza cosa avevo rotto..

Posso provare a contare i minuti, mentre la pasta si cuoce... ma tassativamente poi mi arriva il lampo di genio e inevitabilmente mi ritrovo a distrarmi... e come sempre, mi mangio la colla.

Gli scatti d'ira... ah, beh, per quelli non posso proprio farci nulla...Chissà quell'aggeggio che ho scagliato ieri sotto alla scrivania che fine ha fatto?

Dicevo, potrei provarci a fare tutto questo. Ma oggi non ne ho proprio voglia.

mercoledì, marzo 14, 2007

I me mine


Buongiorno. Giorno giornata di giornaliere abitudini foriera. Con Alessandro Magno che mi accompagna nelle sue intricate dinastie ripenso al film che ho visto ieri sera in compagnia di 4 buoni amici. Niente di eccezionale, anzi una noia mortale già dopo mezz'ora avrei avuto voglia di alzarmi ed andare...
Ozpetek mi ha deluso per la III volta...
Mi aspettavo tanto da lui dopo i promettenti esordi...
Non che sia una cultrice spassionata dei film che si trovano nei grandi Multisala...
Mi piace andarli a scovare, spulciare ... Ma è tanto che non prendo più Roma c'è. Ci sono sane abitudini che non andrebbero mai abbandonate per sostituirle con altre meno sane...
Ma va così.
Mi annoiano molto le discussioni post film. Da sempre. Soprattutto quando non sono fatte davanti ad una buona birra, ma al freddo, davanti al suddetto Multisala.
Mi dispiace non aver avuto ieri nulla di interessante da aggiungere..
Ma mi ha consolato il silenzio stancodisinteressato di un altro amico... Non ero sola.
Poi cornetto alla crema.. solo noi 3 reduci delle stanchezze altrui.
E poi, ancora, a nanna alle 2.

domenica, marzo 11, 2007

Heaven

A volte mi domando davvero se si possa salvare il salvabile dal passato e dal presente e metterlo in conto per il futuro..Qualcuno dice sempre, tra le frasi fatte che la vita propone, che si impara dagli errori..
Io dagli errori fatti non ho mai imparato, perchè ogni volta le situazioni cambiano il codice del file e la vita non lo riconosce.. e allora ricomincio tutto dall'inizio.. e solo dopo mi accorgo che, cazzo, già c'ero passata, già la conoscevo quella sensazione di merda di essere ad un passo dal perdere tutto.. Un tempo lontano e che ricordo con amoroso affetto, ho perso tutto.. per paura di guardare quel tutto negli occhi...
Oggi questo tutto.. questo ora lo guardo negli occhi.. (ah, spada di Damocle, di tutto questo caos)..Mi fermo e scelgo di non perderlo.
Uff... bel sospiro di sollievo.. Solo ieri pensavo che non ti avrei mai più rivisto...rivissuto..ricambiato.
Certo che ce ne vuole per guardarsi dentro, fuori, dietro, davanti, alle spalle... Sempre attenti.. sempre di vedetta...
Che poi, come dice qualcuno, se cadi da troppo in alto ti fai più male che se cadi da una sedia...
Ma io non ricordo più quanti gradini ho fatto... Meglio aggrapparsi alla ringhiera...
Poi ieri sera ho scoperto che correre con uno scatolone incastrato sulla testa e con le mani penzoloni è molto più divertente che chiudersi davanti alla luce notoriamente fastidiosa di un lampione color arancio...
Ah. Dolci occhi che mi hanno fatto innamorare della vita.. e che mi han fatto gustare mille e mille meraviglie... Macumba, abracadabra e tutto svanisce. Quanto riderò di tutto questo...

P.S. ...La lettura introspettiva della paura me la risparmio stavolta... vorrei augurarmi una buona Domenica...

STIAMO TORNANDO


Non posso crederci... Da cinque minuti la connessione regge e sembrano non esserci problemi...

Tornerò con i miei soliti lunghi e tortuosi post.

Stamattina ho solo voglia di chiudermi alla mostra del Carracci.

Sto partendo...

Era solo per avvisare che sono tornata..

Baci baciotti.