mercoledì, luglio 05, 2006

Una gita lunga una vita

Oggi ho provato la splendida sensazione del volo... No, non è per niente facile..
Stai lì, sul ciglio di un burrone.. guardi giù e vedi l'infinito sotto di te...
E senza paracadute..
Giù a capofitto..
Paesi sommersi da un tempo fermo a mille anni fa.. quando tutto aveva lo stesso odore, lo stesso suono di ora.. perché in realtà quei mille anni sembrano non essere mai trascorsi..
I volti scrutanti nei finestrini della tua auto.. quasi un turista fosse un extraterrestre da quelle parti..o forse lo è davvero.
Lui viene dalla città, conosce uno strano mostro chiamato "stress", mangia delle strane cose chiamate "hot dog", fuma delle pipe strane non di legno.. ma che fumano lo stesso e fanno un gran puzzo..
Inoltre ascolta la musica "pop-lounge-funky-r&b-rock-hardcore-metal", frequenta eleganti "bistrot" per esilaranti "happy-hour" con Long Drink and dj set..
Qui il più giovane avrà sì e no 60 anni.. c'è un solo alimentari e una fornaia (Teresa, simpaticissima), che è anche la stessa signora che ci ha affittato casa..
C'è una fontana.. una sola.. ma con grandi arcate gotiche sopra di lei.. tutto in cotto..un tipo di "mattone" inesistente sui miei libri.. e quel cotto che avrà minimo 1200 anni, al solo sfiorarlo mette i brividi...
Senti le voci, di quelle donne che lì andavano a lavare i loro panni.. senti i viandanti che chissà per quanti secoli lì si sono fermati per abbeverare i loro cavalli e riempire le loro borracce di vetro opaco..e poi per un attimo ancora.. uno solo..chiudi gli occhi e torni a volare... davanti alla facciata di quella cattedrale della Maremma.. sperduta, mai menzionata in nessuno dei miei enormi manuali... Ma cavolo, tu non ci credi, quando scopri con sorpresa che lì dove sei ora nel 1300 era seduto Duccio di Buoninsegna.. e te lo vedi lì accanto e ci parli e ti spiega come ha potuto da un solo blocco di granito scolpire una cosa simile..Ha uno strano cappello di feltro verde.. e un mantello rosso..di panno pesante.. eh, sì, dice lui, lì d'inverno gela sempre...
E ad un certo punto una voce lontana mi richiama.. ha una dolcezza antica.. conosciuta già ancor prima di essere qui.. di essere ora..insieme.
"C'è un ristorantino dietro la chiesa.". mi dice.."Proviamo ad entrare?"
Torno qui. Riatterro.
E comprendo chi ero e perché tutto è così ora. Saluto i miei compagni di viaggio.. e gli prometto di tornare a trovarli.. di toccare ancora le mie strane pietre e i miei strani colori e di entrare ancora..dove posso incontrare tutto quello che mi fa battere il cuore.

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