mercoledì, dicembre 27, 2006

Tum tum cha

Mentre un vecchio anno sta per terminare, un nuovo anno sta per iniziare..
Queste ingorde feste hanno fagocitato, tra torroni, lasagne e pandori, anche me..
Non ho trovato un attimo per stare un po' da sola con me.. Casa invasa di parenti tutti a dormire un po' ovunque, e diciamo che il concetto di privacy immediatamente va a cadere nel vuoto..
Queste sono le ultime news dal mondo delle quotidiane visioni di me:
1) Mia zia dice che sono cambiata a tal punto che stenta a riconoscermi.
2) Mia nonna dice che non sono cambiata affatto, sempre ribelle e insofferente.
3) Mia madre dice che tutto questo mio capovolgimento è colpa della psicologa.
4) Mia sorella dice che devo imparare a costruirmi una vita.

E io direi di chiudere in un bel sacco tutte queste cazzate e buttarle via con l'anno nuovo.
Grazie a chi ha saputo comprendere dove sia io, dietro qualunque facciata.

martedì, dicembre 19, 2006



Ieri sera è stata una di quelle che credo non dimenticherò per moltissimo tempo.

Non tanto per l'adrenalina pre-concerto.. quella c'è sempre stata.. è una strana sensazione di vuoto allo stomaco.. le gambe e la voce che tremano al primo intervento ai cori.. e poi fila tutto liscio.. come sempre..

Ieri sera è stato emozionante quello che ci si è creato intorno. Per la prima volta ho scorto il pubblico, sentire.. emozionarsi, ascoltare. I commenti a posteriori la dicono lunga su quanto Andrea sia riuscito nel suo intento..

Io sono di parte, naturalmente. I miei commenti fanno testo fino ad un certo punto. Ma la magia di ogni suo pezzo mi dà i brividi.. da sempre.. ogni volta che lo ascolto.. e cantare con lui mi mette addosso un'energia di rinascita continua. Questo posso dirlo, in maniera oggettiva: Andrea ha la capacità di mettere in canzone tanto immagini "nuvolose", eteree (vd. Il campo del Tempo) quanto riesce a farmi visualizzare davvero quell'uomo al semaforo di Via Nomentana... La poesia di ogni suo testo va lontano.

Mi rammarico per le delusioni.. le altrettante delusioni, come le tante gioie, che questo concerto ci ha dato.. per gli ammalati delle 20:35, per gli esami nati dal nulla, per chi ha prenotato i posti e non si è presentato, per chi inviava messaggi col telefonino a luce piena del cell per tutta la durata del concerto, per chi si è alzato ed è andato via prima della fine dell'ultimo pezzo, per chi, come sempre, non ce la fa a dirti "grazie!" o "bravi!", per le aspettative disattese...

Un grazie, invece, a chi con un abbraccio ti fa sentire che si è emozionato, a chi ti offre una birra alle 2 di notte dicendoti che dopo aver ascoltato "Musicisti d'altri tempi" avrebbe desiderato aver suonato almeno una volta con Andrea per sentirsi dedicare quelle parole, a chi ti aiuta a smontare il palco nonostante sia solo venuto a farti i complimenti, ad Andrea Le Cannu, per la sua dolcezza e disponibilità, a Mary per lo spumante versato sul palco e per l'inciuccatura finale, grazie a chi non mi ha lasciato neanche un pezzo di pizza dietro le quinte..

.. e un grazie ad Andrea.

Lascia La Cantare...

venerdì, dicembre 15, 2006

Baby, when you're gone

Finalmente dopo mesi di silenzio ti sei rifatta viva!
Con quel tuo sorriso enigmatico che mi manca così tanto.
Fra pochi giorni tornerai e non so da dove ricominciare a raccontarti.. a riprenderti e farti rientrare nella mia vita dopo così tanto tempo..
Sono state tantissime le sere in cui saresti stata indispensabile.. i nostri thè rigeneratori.. le nostre passeggiate infinite...i nostri libri che riempivano la stanza, e che facevano da sfondo alle nostre lunghissime chiacchierate..
Raramente riesco a dire ad un'amica "Mi sei mancata"..
Penso sempre che siano frivolezze di cui poter fare benissimo a meno.
Ma con te è tutto diverso. Hai sollevato quel mio velo di cinismo steso ormai da amicizie crollate.. e con quel girasole hai riportato tutto alla magia degli inizi..
Per tutto quello che esserti amica mi ha dato e per altri mille anni insieme...
Ti voglio bene.

martedì, dicembre 12, 2006

I know I can't be with you




Sulle note di una splendida canzone di Sarah McLachlan mi torna in mente il grande insegnamento ricevuto oggi da un piccolo maestro.

I suoi occhi contornati da quegli occhialoni verdi, troppo più grandi del suo piccolo viso, il suo pigiama blu con aeroplanini e palloncini, i suoi colori sparsi sul tappeto di lana gialla..

E' un maestro di appena 7 anni.
Le sue poche sovrastrutture e l'assenza di bugie nelle sue parole mi hanno fatto sbandare dal mio asse stamattina.

- Cerchiamo la parola "amore" sul vocabolario?
- Ma come sul vocabolario? Sono secoli che grandi uomini cercano di spiegarsi il significato di questa parola e tu vuoi cercarla sul vocabolario?
- Allora, Sara, posso provare a dirtelo io il significato?
- Dimmi, ti ascolto..
E con la spugna in mano e il sapone dei piatti tra le dita, mi sono voltata a guardarlo.
- Per me l'amore è tutto.. tutto questo.. - e allarga le braccia, guardandosi intorno- .. è quella cosa che ci fa sorridere.. come quando nasci.. tutto un grande amore.
La spugna mi cade dalle mani.. e mi rendo conto che non posso aver sentito quelle parole, così vere, così perfettamente consone alla mia idea di "amore", dalla bocca di un bambino di sette anni..
- E per te, Sara, cos'è l' "amore"?
- E' quando vedo il sole che mi sorride...
- Me lo puoi disegnare?
- Ok.
Disegno finito. Didascalia di Gabriele "Questo è l'amore per Sara. Tutto nel sorriso del sole"..

domenica, dicembre 10, 2006

Aspetterò



Seduta su questo batuffolo d'ovatta, non mi ero accorta di quanto ardua fosse la montagna che avevo davanti.
Ma cosa c'è di più grande che rendersi conto di non farcela? Rimboccarsi le maniche e ricominciare a scalare...
Col proprio ritmo, col proprio battito.. I respiri affannosi, fanno male al cuore.
E io non sono più il tipo che ama il dolore..

venerdì, dicembre 08, 2006

Tempo Sbandato


Non lo so perchè stasera andare al cinema non mi attiri..
ho bisogno di uscire, ma non so dove andare..
non so che sapore vorrei in bocca..
the, sesso, fumo..
Questa sera sa solo di bisogno d'aria, di dimenticare l'ansia di questi impegni a cui non riesco a stare dietro..

Ma che bello che sei.. appena ti guardo.. nel tuo caldo maglione giallo..
Sembri, come sempre, sceso col tuo sguardo, proprio adesso, da un lontano pianeta.. ti meraviglia ogni cosa..piangi quando ridi e ridi quando piangi..
E' tutto sommerso nel tuo splendido cuore..

Ecco, stasera ho voglia di passeggiare con te.
Ora so che sapore avrà questa serata..

giovedì, dicembre 07, 2006

After the fact


Ogni tanto osservo i miei piedi e non mi spiego come possano ancora essere così ben saldi a terra.
Le continue oniricità in cui adoro perdermi spesso mi scaraventano a terra nel pieno del sogno..
Poco male.. è ora di svegliarsi.
E'ora di guardarti in faccia e dirti che non ti sento.. parla più forte cazzo.

No, ma tu non sai farlo..
E' tutto così etereamente sussurrato quando si parla di te..
E mi accorgo di non averti mai visto prima d'ora. Vedo la tua rabbia salire ogni mia parola.
Vedo che non ho mai imparato come si parla con te.. la tua esotica lingua non mi è mai stata familiare..
E solo ora riesco a rendermene conto..
Ma troppa forza ho perso nel tentare di tradurre tutte le tue lettere, le tue parole..
Io non ho più l'energia per farlo. Ho un nodo stretto sulla punta del cuore. E quello sei tu..
Ma mi toglie il respiro.
Mi dispiace aver solo camminato accanto a te.. in uno stretto ma silenzioso abbraccio.
Non so cosa fare. Nè da dove cominciare per lasciarti lì dove sei rimasto.
Riprenderò dal fondo del cuore quel poco che ci ha unito e lo trasformerò in ricordo.. finalmente.
Senza chiederti più nulla.

mercoledì, dicembre 06, 2006

Mi manchi tu

E via! Nuovo computer sotto le mani che si muove veloce nel cyber-spazio.. Finalmente.. da quanto tempo ti aspettavo!
Come al solito ho sempre pochi momenti per rilassarmi e dedicare un po' di tempo ai miei fogli di pixel... Mai niente, come ieri sera! Quella tazza di thè al ribes nero e quelle risate tra un biscotto e un sorso e l'altro hanno soffiato via ogni stanchezza.

Però, prima di uscire, riflettevo sulla foto che ho scelto di mettere come nuovo sfondo desktop, che più sotto inserirò.
Non capisco.. ogni tanto ci provo e mi sembra di sprofondare.
Non riesco a seguire il percorso che il cuore di alcuni può fare... ma forse non è neanche di cuore che si parla.. sono solo semplici strategie di potenza, meccanismi di gioco sporco che si mettono in moto.. da sempre..
Io non posso sapere, io non potrò mai conoscere i vostri progetti, a quale livello di distruzione e aberrazione dell'essere umano vogliate portarci.. per arraffarvi, con noi stanchi di lotte e soprusi, tutto quello che resta della vostra scatola di soldatini..
Mi sembra di scalare montagne di zucchero filato nei miei sogni di un mondo in cui non ci sia il dolore, la morte, uno sguardo come quello di questo bambino..
Cosa gli rispondi? Come glielo spieghi? "No sai, i grandi fanno così.."
Allora lui ti risponde che preferisce restare bambino..e tu gli spieghi che non può, ma che se vuole può cambiare il suo domani.. Scegliendo di essere diverso da suo padre..se solo vuole.
Ma il bambino mi racconta che anche suo padre ha cercato di essere diverso dal nonno ed è stato trivellato di colpi davanti ai suoi occhi pieni di fantasia.
Allora continua a giocare col suo castello di sabbia.. sognando arcobaleni e aquiloni di cera che lo cullino tra quei fuochi di artificio che ogni notte scuotono il suo dolce sonno..