sabato, agosto 05, 2006

La torre e lontano un asino

Lui, con il suo braccio forte che la stringe a sè e lei che ricambia il suo abbraccio.
Lui con la sua moto rombante e lei con il suo lucido da scarpe.
Lei con tutti i suoi sogni e lui con tutto già pronto.
Lei con uno zaino da disfare e lui con una casa da cercare.
Lui senza più un obbiettivo e lei con tutta la sua forza.
Lui con il suo oppurtunismo e lei con la sua testardaggine.

Vorrei poterti dare un po' d'aria pura da quassù, vorrei portarti via, mio piccolo acrobata.
Vorrei che il tendone che ti ricopre si aprisse e restassi sola nel tuo azzurrissimo cielo.
Vorrei che la vita non ti avesse già corrotto con le sue convenzionali regole..
Vorrei che non fosse troppo tardi..
Vorrei almeno una telefonata ogni tanto o un consiglio da scambiarci, come le nostre caramelle ginevrine..
Vorrei vederti nel tuo pigiama sempre troppo stretto guardare la televisione e addormentarti ogni sera sul mio braccio.
Vorrei disegnare su una coperta vecchia un mare incantato e sognare di nuotarci insieme, tra sirene e grosse ostriche con collane di perle da indossare.
Vorrei incontrarti ogni tanto.
Tutto qui.

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