
Anche quella sera ti ho detto no..ti dicevo che faceva troppo caldo, che non mi importava nulla di te...che avevo bisogno di tempo, di spazio, di solchi tra me e il cuore..e tu mi rispondevi semplicemente con un sorriso...e ricominciavi a suonare.
E io andavo via, camminavo su quella baia...quando il sole ancora non era un problema...e stavo ore lì seduta..e l'unica cosa che risuonava in quella laguna vuota di pastori e sale era la tua chitarra.. non c'era più niente.
E' un po' come la storia di Pan e le sue Ninfe, di Dioniso e le sue Baccanti, del Pifferaio e dei topi
di Hamelin..hai saputo aspettarmi, guardarmi, abbracciarmi, toccarmi quelle corde che solo tu hai trovato e ogni giorno mi hai fatto tornare a terra...
Non so per quale strano gioco della sorte tirare fuori la carta dell'SOS tocca sempre a me..
AIUTO!!! Ecco, arriva.. è il CAOS, lo sento...dico una caterva di stronzate, rinfaccio, mi incazzo,tiro fuori 3 o 4 lacrime, buu.. strilli, urla, abbracci..baci.. e mi ricordo di tirare la catena dopo l'exploit. Ma tanto davanti a me c'è un muro. Mai un passo avanti in tutto questo mi hai concesso.... Grazie.
mai come stavolta sento che non è stato sbagliato un passo.. che ogni giorno ti sceglierò ancora per altri 1000 giorni.. e questo è tutto, Jack.
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